La tensione tra autenticità e attaccamento

Cosa succede se i nostri bisogni di attaccamento sono messi in pericolo dalla nostra autenticità, dalla nostra connessione con ciò che sentiamo veramente?“

 

In questo articolo, tratto dallo speech di Gabor Matè esploreremo la tensione tra attaccamento e autenticità e gli esiti negativi della negazione dell’autenticità. Nella crescita e nello sviluppo del Sé risulta fondamentale l’ equilibrio tra questi due bisogni.

 

L’attaccamento: è un sistema motivazionale che spinge sia i mammiferi e sia gli esseri umani a ricercare la vicinanza, la protezione con una figura più forte e più saggia.

È un sistema cablato nel nostro cervello ed è essenziale alla sopravvivenza e ci accompagna per tutta la vita dalla culla alla tomba.

L’attaccamento è un punto importante per la nostra vita e per la vita delle persone che ci circondano.

Noi abbiamo bisogno degli altri.

 

L'autenticità è invece il bisogno di essere se stessi, onorare i nostri sentimenti “viscerali” in modo autentico e non filtrato.

 

In origine si viveva in gruppo e i piccoli crescevano con più figure di attaccamento, con tanta sicurezza e protezione; nella società di oggi, invece, ci sono famiglie meno coese, meno unite, c’è un alto tasso di divorzio e le persone sono più isolate.

I genitori fanno quindi più fatica a crescere i bambini perché sono soli e spesso i bambini non vedono i genitori per tutta la giornata.

 

Ci sono delle minacce significative al bisogno di attaccamento.

 

Sappiamo che nell’ attaccamento ci sono diversi bisogni incorporati, quindi quando parliamo di soddisfare i bisogni di attaccamento non parliamo solo di prendersi cura di bisogni fisici ma di bisogni emotivi.

 

Nella relazione di attaccamento, il bambino deve poter esperire ed esprimere tutte le emozioni che devono essere accolte, comprese e validate dal genitore.

Il bambino deve essere autentico, esprimere se stesso e il genitore deve accettare, valorizzare e celebrare il bambino perchéé esiste, non per chi è , non per come è la sua apparenza.

 

Il bambino non deve faticare per ottenere amore, accettazione da parte del genitore, non deve lavorare per far funzionare la relazione di attaccamento con il genitore o con il proprio caregiver.

 

Se il genitore si sente minacciato o stressato dal comportamento del bambino, lui riceverà il messaggio che "se non fai come dico io tu non vai bene per me", allora il bambino imparerà a reprimere il suo vero sé per paura di perdere l'amore e l'accettazione dei genitori.

 

Se il genitore è un alcolista o depresso o sopraffatto dai suoi problemi, il bambino può ricevere il messaggio che deve essere bravo, stare tranquillo e non esprimere i suoi sentimenti, perché il genitore non è in grado di gestire le sue emozioni e neanche quelle del bambino.

Il bambino può quindi imparare a sopprimere le proprie emozioni per evitare di sovraccaricare il genitore e perdere la possibilità di essere accudito e amato e quindi può sviluppare un senso di sé sacrificato, credendo che il suo compito sia quello di prendersi cura dei bisogni dei suoi genitori, anche a scapito dei propri.

 

Sperimentare la sicurezza all’interno delle relazioni primarie di attaccamento è condizione necessaria per esplorare il proprio sé e sviluppare la propria autenticità.

Al contrario, un bambino che non si sente sicuro può imparare a reprimere il proprio sé vero per paura di perdere l'amore e l'accettazione dei suoi genitori.

 

Perdere l’autenticità può avere un impatto negativo sulla salute fisica e mentale sia nel breve che nel lungo termine.

 

Quando siamo autentici, viviamo in modo coerente con i nostri valori e convinzioni, sentiamo di essere noi stessi e non abbiamo paura di essere vulnerabili.

Questa autenticità ci permette di costruire relazioni profonde e significative con gli altri e di vivere una vita piena e soddisfacente.

 

Tra i possibili effetti negativi della perdita di autenticità si possono annoverare:

•   problemi di salute mentale, come disturbi di ansia, depressione, disturbi alimentari e dipendenze.

•   problemi di salute fisica, come malattie autoimmuni, disturbi del sonno e problemi digestivi.

•   difficoltà nelle relazioni interpersonali, sia intime che sociali.

•   senso di vuoto e insoddisfazione nella vita.

 

Ecco alcuni consigli rivolti ai genitori per aiutare i bambini a sviluppare un senso di attaccamento sicuro e autenticità:

•   curate la vostra salute fisica e mentale, un dono che un genitore può fare al proprio figlio è la propria serenità; un genitore sano è un genitore sicuro, un genitore sereno è un genitore sicuro;

•   costruite una rete sociale profonda, non isolatevi;

•   fornite al vostro bambino amore e accettazione incondizionati, il bambino deve essere valorizzato perché esiste non per chi è o cosa è in grado di fare;

•   validate le emozioni del vostro bambino, anche quelle negative e incoraggiate il vostro bambino a esprimere se stesso in modo libero e autentico; se avete delle difficoltà con delle emozioni che manifesta vostro figlio, fatevi aiutare da un Psicoterapeuta.

 

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